sabato 20 marzo 2010

Qualcosa di sinistra




Che l’astigiano sia terra di musicisti, non è una novità. Che vengano proposti dei progetti per coltivare nuovi talenti e diffondere la cultura della musica, forse neanche questa è una novità. Le scuole di musica private, di piccole dimensioni, sono numerose anche da noi. Ma che una proposta in questo senso venga dalla politica, beh, questa è una bella novità.
Ci ha pensato Angela Motta, ieri sera al Diavolo Rosso, presentando l’idea che ha coltivato insieme a Danilo Sacco, attuale voce degli immortali Nomadi. La Casa della Musica che hanno immaginato è una scuola di alto livello e ad ampio respiro per chi si affaccia alla musica ma anche per chi vuole migliorare la propria tecnica. È una delle quattro proposte che Angela, candidata democratica al Consiglio Regionale, ha avanzato in questi giorni su temi chiave per l’astigiano: agricoltura, sviluppo e impresa, cultura, ambiente.
Almeno per quanto riguarda la Casa della Musica, da ipotesi penso che possa diventare realtà. Tanto per cominciare c’è un capitale umano su cui investire: professionisti, giovani diplomati al conservatorio. C’è la domanda per un posto simile, dai ragazzi che vogliono imparare a quelli che possono trovarvi un impiego facendo ciò che amano. E c’è soprattutto la necessità, da parte di una società abbagliata dallo spettacolo ma poco interessata all’arte, di un investimento in cultura. L’unico investimento che dà un ritorno certo, che non fa arricchire pochi investitori ma piuttosto arricchisce una città intera.
E se all’idea della Casa della Musica si unisce la proposta del gruppo di appassionati che intende riaprire il Politeama, la prospettiva si fa affascinante. La cultura che riporta in vita i quartieri caduti in abbandono: finalmente ho sentito dire qualcosa di sinistra.

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