martedì 16 novembre 2010

Problemi di interpretazione

Ecco, io vorrei capire perché con un segretario come Bersani, con una pila così di documenti programmatici, con un esercito di militanti, il Partito Democratico continui a non superare lo squallido 25%. Ieri sera su RaiTre il nostro ha dato la polvere a Fini, vogliamo negarlo? La spiegazione che mi sono dato è che continua a esistere un abisso tra il ruolo che sarebbe nella vocazione del PD, e l’interpretazione di quel ruolo. C’era un’aspettativa enorme nei confronti del partito, da parte di riformisti, progressisti, ambientalisti. Non conosco elettore di sinistra che non sia sconsolato per il modo in cui il PD è venuto meno al proprio compito. Un PD considerato molle, diviso, incerto, pigro, arrogante, ingenuo, dilettante. Tante critiche, forse, sono state ingiuste; in ogni caso, riprendere il contatto con questa aspettativa dev’essere la priorità. Ammesso che dall’altra parte ci sia ancora qualcuno ad aspettare.

2 commenti:

hal ha detto...

A volerlo negare, questa la mia opinione, si può negarlo. E come.
La forza di comunicare e convincere di Bersani la trovo d'una fiacchezza disarmante, pur considerando che a livello di contenuti l'elenco delle cose di sinistra ha espresso certo più ideali e valori rispetto al parlar banale e stereotipico di Fini. C'era più contenuto, ma è venuta meno non solo la forma: anche la credibilità.

Vero è che non ho votato, non voto e allo stato attuale non voterò pd, e questo potrebbe retoricamente essere usato contro di me, ma mi sento sinceramente lucido quando sostengo che Bersani non convince perchè la sua faccia è il volto della politica che negli ultimi 20 anni ha fallito nel proporre e nell'opporre quelle cose di sinistra di cui si fa vanto (e lettore).
Certo è che se ti candidi tu, ti voto. Voterò la credibilità, il carattere e le intenzioni: 3 cose che la sinistra dimostra di aver perso da tempo.

Un disoccupato che ha tempo da perdere per parlare di politica.

Enrico ha detto...

Sul tema c'è questo articolo della Stampa:
>> http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/gEditoriali.asp?ID_blog=25&ID_articolo=8098&ID_sezione=&sezione= <<

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