venerdì 18 febbraio 2011

23 anni di attesa per il referendum sulla caccia

Cose che succedono persino nel civilissimo Piemonte. Nel 1987 le principali associazioni ambientaliste raccolsero sessantamila firme per indire un referendum sulla caccia. Attenzione: non per abolirla, ma per definire una serie di limitazioni utili a preservare ecosistemi e specie particolarmente fragili. Per ventitré anni, i governi regionali hanno impedito lo svolgimento del referendum. Ma a fine 2010, la Corte d’Appello di Torino ha dato ragione al Comitato promotore del Referendum regionale: i piemontesi dovranno e potranno esprimersi sulla caccia. Quando e come, non è dato saperlo.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

a questo punto direi :speriamo non ci vogliano 23 anni di attesa per le firme del V day...

Anonimo ha detto...

Condivido i timori, e le speranze, dell'Anonimo che mi precede...

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