giovedì 17 febbraio 2011

Quello che dovremmo aver imparato


Spero solo che quando la parabola berlusconiana si schianterà al suolo – perché lo farà, presto o tardi – qualcuno troverà il coraggio di guardare a questi diciassette, amarissimi anni, per trovarci una lezione. Guardiamo ancora una volta nel profondo di questo pozzo per essere sicuri di non arrivare mai più così in basso. Altrimenti tutti i liciogelli, i salvatoremangano, le leggigasparri e gli scudifiscali, i mauromasi e i minzolini, tutti saranno stati inutili avvertimenti che il peggio può sempre ripetersi. Passare oltre, questa volta, non basterà. Al contrario servirà tornare indietro, calzare l’elmetto da operaio e darsi alle riparazioni là dove c’è bisogno. In Rai, ottusa e senza più alcuna autorevolezza; nella società, solleticata per anni nella sua parte peggiore; nell’assurda avventura nucleare; nella gestione del paesaggio e dell’ambiente, risorse di cui tutti siamo stati rapinati. Abbiamo visto come si umilia una democrazia, come si relativizza il concetto di libertà. Chi si fregherà le mani, facendosi bastare la caduta di un uomo, sarà altrettanto colpevole.

4 commenti:

Zuccaviolina ha detto...

Parole sante, amico mio.

Anonimo ha detto...

Stamattina viaggiando sul sito de Il fatto quotidiano ho letto un articolo, ecco il link:

http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/02/25/silvio-forever-tranquilli-e-un-film/94010/

Potrà dare apporto alla causa? Riuscirà a svegliare qualche coscienza?

Enrico ha detto...

Sarà curioso vedere in quante sale lo daranno, quanto verrà pubblicizzato. In ogni caso non è detto che chi lo abbandona, anche come elettore, sia stato toccato nella coscienza... spesso si tratta solo di disillusione, prima di farsi illudere da qualcun altro.

Anonimo ha detto...

Qualche curiosità ti è già stata tolta: ne è stata limitata la promozione perché compare una signora anziana ormai deceduta di cui bisogna rispettare la memoria (la madre di mister B.).
Purtroppo hai ragione, molta gente passa di illusione in illusione, perché è più comodo delegare a qualcun altro la cura della res pubblica che porre attenzione un attimo, anche solo un attimo, prima di mettere una x e perdere tutto, dignità e libertà...

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