Memorabilia über alles
3 giorni fa
Ieri è successa una cosa che mi ha impressionato e fatto rabbrividire... positivamente!
Era intervallo, nella 4C della scuola primaria Rio Crosio di Asti, la solita allegra baraonda, c'è chi canta, chi gioca, chi fa la merenda.
Verso la fine della ricreazione arrivano, tutti seri, Fabio, Federico, Mattia, e Tommy.
Maestro leggi, mi dicono.
Mi allungano un foglietto di recupero, fotocopiato da una parte, e scritto con la loro calligrafia esuberante e scoppiettante sull'altro.
Tutti orgogliosi mi rivelano di aver istituito la "Repubblica democratica della 4C" e di aver stilato il primo documento ufficiale....
I diritti dell'infanzia
Diritto alla vita
diritto al nome
diritto ad esprimersi
diritto alle emozioni
diritto ad avere un posto dove espletare i propri bisogni
diritto al gioco ed allo sport
diritto all'opinione
diritto a nutrirsi e dissetarsi
diritto alla salute
diritto ad imparare gratuitamente
diritto al rispetto
diritto alla scelta
diritto alla casa
diritto ad essere amati
diritto ad amare il proprio paese
diritto a scegliere chi amare
diritto a non lavorare (sfruttamento lavoro minorile)
diritto alla famiglia
diritto a decidere la propria religione
diritto a vivere sicuri
diritto a godere della natura
diritto ad essere trattati come persone
diritto all'amicizia
diritto alla libertà
diritto all'identità
diritto ad essere soccorsi per primi
E se questi bambini oggi son disposti a "investire" il proprio intervallo, per dedicare il loro tempo libero per queste riflessioni, chissà, in futuro, che splendido contributo daranno alla società!
Allora c'è speranza di un mondo più giusto e più bello!
son rimasto senza parole
ma un grande turbine di pensieri e speranze...
tutte belle e riconoscenti
Giampiero Monaca
Carlo Fruttero/Massimo Gramellini La Patria, bene o male Saggio storico, 357 pagine, La Stampa/Mondadori Giudizio: da leggere da sfogliare da buttare |
«E l’Italia che ho sognato? È dunque una parodia?» aveva scritto quel grafomane in una delle ultime lettere. Di sicuro era e rimane una nazione melodrammatica, che ha sempre considerato con fastidio le personalità rigorose. Infatti ai suoi funerali non c’era nessuno. Non i potenti, che lo volevano in galera. E tanto meno il popolo, che non aveva gli strumenti per capirlo, a cominciare dall’alfabeto.11 maggio 1883, alla Camera si dibatte su quello che sarà il primo inciucio dell’Italia unita, un grande centro ante litteram sostenuto dal primo ministro Depretis.
L’idea di assorbire i moderati dello schieramento avverso e costruire un Grande Centro governativo che isoli le Estreme non è nuovo. L’aveva già avuta il «destro» Cavour, alleandosi col «sinistro» Rattazzi per dar vita al «connubio», che altro non era che trasformismo sostenuto da un ideale: unire le forze per unire l’Italia. Depretis ha ambizioni più modeste: tirare a campare. […] Si procede dunque al voto. I favorevoli al trasformismo sono 348, i contrari appena 29. L’Italia ha scelto con chiarezza da che parte stare: in mezzo.29 dicembre 1908, un terremoto devasta Messina e Reggio Calabria. Il maremoto che ne segue devasta quanto lasciato in piedi dal sisma.
Accorrono i primi soccorritori e sono russi, seguiti dagli inglesi: quando si degneranno di arrivare, le navi italiane dovranno attraccare in terza fila. […] La macchina dei soccorsi è un’altra tragedia. «A Messina […] si ebbe un saggio da manuale di quel che le pubbliche autorità non devono fare in presenza di un disastro.» Una leggenda sostiene che sia stata l’incapacità del responsabile della protezione civile, generale Mazza, ad aver dato origine al detto «non capire una mazza».28 settembre 1911, l’Italia pretende un angolo di Mediterraneo. Il resto è occupato da inglesi e francesi, noi si punta alla Libia. In breve prendiamo Tripoli e le altre città, ma quando un attentato elimina un reggimento di bersaglieri, va in pezzi la convinzione che la gente del posto ci ami.
La delusione innesca la rappresaglia. Altro che italiani brava gente: quattordici ras locali vengono impiccati nella piazza del Pane, gli altri uccisi o deportati a Ustica. Gheddafi non ha ancora smesso di rinfacciarcelo.Tra tante pagine indegne, fa capolino qualche vicenda edificante. Quasi sempre, si tratta del contributo lasciato dai migliori tra i nostri connazionali: Guglielmo Marconi, la cui invenzione fu da principio snobbata in patria e accolta con entusiasmo in Inghilterra; Giacomo Puccini che raccolse idealmente il testimone di Giuseppe Verdi; Carlo Collodi, autore di quella che lui considerava una “bambinata” e che invece rimane uno straordinario romanzo di formazione.
I bambini parteggiano tutti per Pinocchio che, come loro, nel fondo è buono, ma non sa resistere alle tentazioni più effimere. […] È un credulone e un bugiardo, un traditore e un figlio amoroso. È insomma un uomo completo in cui possiamo – e dobbiamo – specchiarci senza ipocrisie.
...[Ebarnabo] conferma la disponibilità del Comune per un termovalorizzatore: "Spetterà ad altri enti decidere, ma come amministratore preferisco le nuove tecnologie ad altri buchi per terra"
I segreti di Londra, Corrado Augias
Ultimo confine del mondo, Esteban Lucas BridgesI veleni del crimine, Carlo Lucarelli
Copyright 2009 Nuvole di carta. Powered by Blogger. Blogger Showcase
Blogger Templates created by Deluxe Templates. Wordpress by K2