martedì 19 aprile 2011

Mal di quorum


Dicevano che fosse macabro, fare “polemica sul nucleare in Italia” dopo Fukushima. E alla fine gli unici a sfruttare l’incidente sono stati proprio quelli che intendevano difendere il programma atomico. Prima attraverso una moratoria che avrebbe aiutato gli italiani a dimenticare cos’è successo in Giappone, poi con la definitiva cancellazione dei piani italiani per la costruzione di nuove centrali. Davvero questa decisione serve ad “acquisire ulteriori evidenze scientifiche […] sui profili relativi alla sicurezza nucleare”, come si legge nell’emendamento che andrà al vaglio del Senato? Il nodo, in realtà, è il referendum sul legittimo impedimento, su cui si sarebbe votato nelle stesse date: dal punto di vista del Governo, il rischio di raggiungere il quorum era probabilmente troppo alto. Per inciso, non erano questi i paladini della volontà popolare, inchiodati agli incarichi affidati loro dai cittadini? Perché ora temono l’opinione degli stessi cittadini? La facilità con cui si è deciso di chiudere – per ora – l’avventura nucleare ha del vergognoso, e dimostra quanto fosse sincera la convinzione con cui la si difendeva. Mi piacerebbe ora sapere i commenti dei nuclearisti convinti, immagino tutti liberi pensatori. Un altro pezzo di credibilità, tra i pochi ormai rimasti, che questo Governo ha sacrificato pur di salvare mr. B.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Qualora ci fossero ancora dubbi sulla genuinità della moratoria, ecco che l'ha detto:
http://tv.repubblica.it/copertina/il-nucleare-e-il-futuro-stop-solo-momentaneo/67039?video

Questo è il discorso sulla sua reale posizione sul nucleare, infarcito di mezze verità e menzogne belle e buone!

Ovviamente non ha detto di avere paura del richiamo alle urne che avrebbe avuto il quesito sul nucleare su quello del legittimo impedimento...
...Sarebbe stato chiedere troppo...

Anonimo ha detto...

Miracolo!
L'ho visto! L'ho visto! Non ci potevo credere!
Lo spot sui referendum! Ieri sera, su raitre!

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