venerdì 6 maggio 2011

A parte che io preferisco la montagna

Per la spiaggia di Mondello, il gestore (lo stesso dal 1911) paga un canone annuo di 45 mila euro.


Non è comunque un buon motivo per tacere dell'ennesima violenza ai danni del paesaggio italiano. La faccenda delle spiagge svendute ai privati si gioca tutto sul concetto di diritto di superficie, ovvero la possibilità di edificare su un fondo di proprietà altrui. Un approfondimento lo si trova sul Fatto, mentre giusto un anno fa Report raccontava come funziona il sistema del rinnovo delle concessioni ai gestori. In assenza di appalti, alcune società gestiscono la stessa spiaggia da un secolo con canoni da barzelletta. La cosa ovviamente è contraria non solo ai principi di un regime di libera concorrenza, ma ci ha anche procurato l'avvio di una procedura di infrazione da parte dell'UE.

Aggiornamento: LOL.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

L'UE ha già avviato un'altra procedura d'infrazione contro di noi? Pensavo fossimo ancora alla richiesta di delucidazioni con possibilità di mediare e magari far cambiare idea al governo...
Saremo quindi costretti a pagare un'ennesima multa?

Enrico ha detto...

La cosa è stata ridimensionata, ma c'è la premeditazione. E' evidente che la sparata dei 90 anni fosse studiata ad arte, così da far sembrare ragionevole la nuova proposta, spiegata qui: http://goo.gl/tXw5y. Vedremo ora cosa dirà l'UE, ma il principio mi sembra cambiato di poco, e rimane valido il principio di diritto di superficie.

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