giovedì 5 maggio 2011

Roba di questo tipo non si è mai vista in Africa


Parco Sempione come Rio Crosio, solo più in piccolo. Il principio, perverso, rimane lo stesso: si è arrivati al punto di rubare terreni ai parchi cittadini pur di costruire ancora. Questa volta non si tratta di speculazione da parte di grossi costruttori, ma di privati cittadini - l'Associazione Alpini - che hanno esercitato un loro diritto. Sul terreno del Rio Crosio possono costruire la loro nuova sede, come il loro presidente Adriano Blengio ha ribadito più volte: "due amministrazioni di diverso colore ci hanno dato il loro benestare".
Fatte queste premesse, rimane la scelta, sbagliata, dell'Ana di non ascoltare chi chiedeva loro di mettersi una mano sulla coscienza e non procedere ai lavori.
I lavori invece sono iniziati in questi giorni, queste foto danno un'idea del cantiere. Ma anche il resto del parco meritava qualche scatto: immondizia, panche in pezzi, cartelli imbrattati. Peccato non esista ancora una tecnologia per trasmettere l'odore di fogna che arrivava dal povero rio.

1 commenti:

Anonimo ha detto...

HAI RAGIONE, PARE PROPRIO CHE GLI ALPINI NON SAPPIANO ... ASCOLTARE! MA NON E' UN PROBLEMA AUDIOMETRICO!! COME OGNI SCELLERATO CITTADINO: SE C'E' UN BEL POSTO, UN BEL PANORAMA, UNA BELLLA COLLINA ... PERCHE' NON DEVO APPROPRIARMENE? BASTA SNOCCIOLARE UN PO' DI ARTICOLI GIUSTI, E ... COSTRUZIONE E' FATTA, ALLA FACCIA DEI CITTADINI, POI, MAGARI DAREMO IL GELATO AI BINBI... MA ERA L'ASOCIAZIONE ALPINI O ... UNA GALATERIA CON TANTO DI GELATAIO-CAPO?? N. H. IL TEN. GUIDO

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