mercoledì 26 ottobre 2011

Il fango in Liguria e l'esempio di Variglie

Mario Tozzi racconta su La Stampa le cause di quel che è successo ieri in Liguria, regione su cui prima del fango sono piovuti cinquant'anni di cemento. Non ci sarebbe altro da aggiungere, ma è inutile limitarsi a piangere ancora una volta davanti alle macerie. Piuttosto, mettiamoci in testa questo: le amministrazioni che non si pongono come obiettivo lo stop al consumo di suolo e la prevenzione del dissesto idrogeologico sono responsabili di ogni futuro disastro. Non è il caso, non è solo il clima che cambia: il territorio lo governiamo noi con le nostre scelte. Scelte come quella di cui ho scritto ieri su La Nuova Provincia: un piccolo esempio di responsabilità ambientale unita a sacrosanta utilità economica. L'articolo dopo il salto.

martedì 25 ottobre 2011

Prendere a fucilate il lupo è incostituzionale

L'avvocatura dello Stato ha chiesto alla Corte Costituzionale di dichiarare illegittima la norma sulla caccia varata dalla Regione Piemonte la scorsa estate, inserita nella legge finanziaria 2011. In questo modo viene accolto l'esposto delle associazioni ambientaliste che a luglio avevano contestato le trovate della giunta Cota: tra le varie nefandezze impugnate, in particolare l'articolo 8, che al secondo comma prevede "piani di abbattimento straordinari" affidati a cacciatori "nominativamente indicati". In sostanza, la lista delle specie cacciabili si allunga fino a comprendere il lupo e altri animali a rischio, mentre si trasforma l'attività di contenimento in una specie di safari. Qui il comunicato del WWF.
In attesa del pronunciamento della Corte Costituzionale, puntiamo gli occhi alla primavera, quando si terrà il referendum regionale sulla caccia.

sabato 22 ottobre 2011

Ci va fegato a fare una pista ciclabile


Dicono che dei dodici milioni che pioveranno dalla Regione, un gruzzoletto servirà per realizzare una pista ciclabile tra la Torretta e corso Alba. Che dire? Benissimo. E' un progetto che la prossima amministrazione (cioè noi) potrà senz'altro portare avanti.
Ma bisogna andare oltre. Le piste ciclabili, che ad Asti sono praticamente inesistenti, hanno senso se diventano un sistema esteso e coordinato con il resto della viabilità. Insomma, servono se un normale cittadino può usarle per spostarsi davvero per la città; chessò, da corso Alba al Mercato Coperto. Dal Borgo a piazza Alfieri. Dalla stazione all'Ospedale. Una rete così, in altre città d'Europa, esiste ed è utilizzato da larga parte della popolazione, e questo deve essere l'obiettivo a cui puntare. Piantare stazioni di bike sharing, come sta facendo oggi la giunta Galvagno, non è utile, non finché rischi di farti ammazzare nel traffico.
C'è però un problema, mettere giù una pista ciclabile che attraversi la città non è cosa semplice. Come si crea una nuova corsia riservata alle bici in una delle nostre strade? In due modi: o si trasforma la strada in un senso unico, oppure si levano i parcheggi a lato della carreggiata. Ecco, qual è quella amministrazione che va dai cittadini, residenti o commercianti, e trova il coraggio per comunicargli modifiche del genere?
Ci va fegato, ma si può fare: riuscendo a comunicare un disegno lungimirante ma coerente, si convince anche il più retrogrado degli astigiani.

martedì 18 ottobre 2011

Incredibile: riapre lo sportello Informagiovani

Ve lo ricordate il Pig, il Punto Informa Giovani, e il suo simpatico logo con il porcello che mostra fiero il suo didietro? Era sparito insieme al Centro Giovani, più o meno un milione di anni fa, e sabato riaprirà in piazza Roma. E' già qualcosa, ma andando a memoria mi pare si tratti della prima e unica iniziativa che questa giunta sia riuscita a concepire in quattro anni e mezzo. Ecco il comunicato stampa:

A partire da mercoledì 12 ottobre aprirà in Piazza Roma il nuovo Informagiovani del Comune di Asti. Pensato e sviluppato in collaborazione con la Provincia di Asti, lo sportello Informagiovani è dedicato ai giovani dai 15 ai 35 anni della città e della provincia.
All’Informagiovani si potranno trovare informazioni relative a scuola, università, lavoro, corsi di formazione e corsi per il tempo libero, volontariato e mobilità internazionale. L’obiettivo dell’Informagiovani è quello di dare una prima informazione precisa e sicura, e di indirizzare i giovani verso le strutture, gli enti o le associazioni che possono rispondere alle loro esigenze.
All’interno della struttura, i giovani potranno usufruire di una saletta consultazione dove troveranno diverse bacheche con le varie informazioni selezionate dall’operatrice secondo le diverse categorie. I giovani avranno inoltre a disposizione una bacheca per gli annunci personali.
L’Informagiovani è aperto il lunedì e il venerdì dalle 15 alle 19 e il mercoledì dalle 9 alle 13, telefono 0141 399215, e-mail: informagiovani@comune.asti.it L’inaugurazione avverrà venerdì 21 ottobre a partire dalle ore 18: ad accogliere i giovani astigiani ci sarà un ricco buffet, della buona musica e il nuovo Informagiovani.

venerdì 14 ottobre 2011

I Radicali che ci piacciono

Non stanno a Roma ma ad Asti.
Sono quelli come Salvatore, che ieri ha presentato l'agenda dei diritti LGBT (lesbo, gay, bisex, transgender). Anche da queste parti dovremo riconoscere, prima o poi, che è una questione di civiltà: riconoscere i diritti delle coppie che stanno insieme per vincolo affettivo, e i diritti dei loro figli; combattere l'omofobia, uno dei primissimi sintomi di fascismo nell'organismo della società.
Mi viene da dire che sarebbe naturale che fosse il Partito Democratico a raccogliere il suggerimento, considerata l'esperienza della giunta Chiamparino e della lotta in Parlamento, per ora persa, di Paola Concia. Una donna che più di tanti altri merita il titolo di "onorevole".
Certamente i Giovani Democratici sono in prima fila a sostegno dei diritti LGBT: la nostra giovanile sarebbe la prima a sostenere quella parte di società civile che intendesse inaugurare anche ad Asti una sezione dell'Arcigay, magari come parte integrante dei servizi offerti da uno sportello Informagiovani. Un'altra cosa, a pensarci bene, di cui si sente la necessità.

lunedì 10 ottobre 2011

La storia della Tso, dal 1960 a oggi


Martedì scorso al Diavolo Rosso si sono incontrati attivisti Notav e movimenti astigiani contro la Tangenziale Sud Ovest. Serata interessante, di cui ha già scritto il collega Ruffinengo sulla Gazzetta, mentre il pezzo del sottoscritto uscirà domani su La Nuova Provincia.
Del dibattito ho apprezzato in particolare l'intervento di Giuseppe Ratti, ingegnere e docente in pensione del Politecnico: in pochi minuti ha riassunto la storia della Tso, dal 1960 a oggi. Utilissimo soprattutto per avere una visione complessiva della questione, ho pensato di rimettere in ordine gli appunti e di condividerli con voi (clicca su "Continua a leggere").

martedì 4 ottobre 2011

Le primarie le vogliamo eccome, e da tempo

Lo Spiffero a volte è uno spasso, altre volte canna di brutto. E sulla questione delle primarie ad Asti ha pensato bene di sparare nel mucchio, convinto che tanto il PD è come un sacco da pugilato. Picchi e picchi, tanto è abituato a prendersele. Solo che buona norma giornalistica vorrebbe che ci si informasse delle questioni di cui si scrive: chessò, una telefonata, o magari andare a parlare con qualcuno.
Ecco, sarebbe bastato informarsi per scoprire che dalle nostre parti le primarie non sono considerate un intralcio, come il pezzo in questione (e anche tanti altri usciti altrove) vuole far sembrare. Anzi: all'inizio dell'estate, il direttivo cittadino e l'assemblea provinciale hanno deciso all'unanimità che Fabrizio Brignolo sarebbe stato il candidato espresso dal Partito Democratico. E siamo stati tutti d'accordo anche sul fatto che le primarie non solo erano la naturale tappa del percorso verso le amministrative di maggio, ma erano addirittura auspicate.
Forse sarebbe stato meglio dirlo a chiare lettere, questo sì; ci saremmo evitati l'etichettatura di "quelli che vogliono evitare le primarie", e oggi saremmo invece "quelli che fin dall'inizio hanno invitato la città alle primarie".