sabato 24 marzo 2012

"Voi e i vostri ideali del cazzo", scrivono i motocrossisti

Riapre il motocross di Valmanera. Così La Stampa, giovedì 22 marzo:


Dalla pagina facebook "Sì al parco di Valmanera", ultime 36 ore:

venerdì 23 marzo 2012

Scriviamo una storia nuova

Se passi anni a guardare la tua città e la sua vita, le vicende che la trasformano, le scelte che la plasmano; se ne parli con altri che coltivano lo stesso interesse, se cerchi di capirne di più, se ti fai un’idea di quello che la tua città potrebbe essere ma non è, allora stai già facendo politica. Mi stavo ripetendo queste cose, circa quattro anni fa, quando ho preso la decisione di varcare la soglia del Partito Democratico. E ci ho trovato gente in gamba, persino qualcuno che nel tempo è diventato un amico. Ho fatto la mia parte, portando idee e aiutando negli ambiti che conoscevo meglio, ma non ho mai pensato di prendere parte a giochi più grandi. Eppure, dopo un po’, guardare la città muoversi non basta più. E viene voglia di indirizzare questo movimento.

Così eccomi qui, a un mese e mezzo dalle elezioni comunali, nella lista del Partito Democratico. Sono un candidato, uno che presto potrebbe sedere in Consiglio Comunale. Situazione del tutto nuova, che mi provoca sbalzi d’umore mica da ridere: euforia, ansia, preoccupazione, entusiasmo; a rotazione, a caso, o anche tutte insieme nel giro di pochi minuti. Quando questa campagna elettorale sarà finita, avrò bisogno di un maestro Zen.

Cosa ho intenzione di fare in Consiglio Comunale? Ho guardato la città cambiare, come dicevo, e non è sempre stato un cambiamento in positivo. Ho conosciuto persone che dopo aver studiato per anni non hanno ancora altra prospettiva se non quella di un lavoro precario. Ho visto sparire luoghi di aggregazione come il Centro Giovani. Ho assistito all’abbandono di beni comuni, come i parchi cittadini e le aree naturali intorno alla città. Voglio reagire a tutto questo, e voglio fare anche di più.

Ad esempio, dare un punto di riferimento a chi è alla ricerca del suo primo lavoro; non una sovrapposizione delle competenze del Centro per l’impiego, penso a uno sportello di consulenza dedicato a chi ha meno di 29 anni, magari allargando i servizi offerti dall’Informagiovani attuale. E soprattutto diamo corso alle idee raccolte nel programma del sindaco, a partire dalla riqualificazione nel senso del risparmio energetico del patrimonio edilizio. A lavorarci sarebbero imprese dove trovano impiego molti ragazzi usciti dagli istituti tecnici.

E ancora: avviamo percorsi per la formazione giovanile, nell'ambito delle manifestazioni culturali e delle attività turistiche. Riportiamo i cittadini nei parchi creando gruppi di volontari per la cura e la custodia delle aree verdi, organizziamo all’interno concerti di musica classica e mercatini di quartiere. Lavoriamo una volta per tutte a una mobilità sostenibile.

Impossibile? Io dico che messe nero su bianco, queste poche idee sembrano già meno aliene, anche se dovranno confrontarsi con una città che i cambiamenti li accetta malvolentieri. Abbiamo l’opportunità, e personalmente ne ho una gran voglia, di incidere sul futuro di Asti, di dare una direzione a quello che sarà. Tutto questo è fare politica, e quando la si guarda da questa prospettiva, la parola “politica” ritorna al suo significato più alto ed entusiasmante.
Ora è tutto nelle nostre mani: scriviamo una storia nuova.

giovedì 1 marzo 2012

Referendum sulla caccia, i comitati al lavoro


Da "La Nuova Provincia" del 28/02/2012