lunedì 2 aprile 2012

Gambe in spalle, si fa politica nel verde


Fare politica vuol dire anche mettere le gambe in spalla e andare a prendere coscienza di quello che succede in città. Lo abbiamo fatto sabato, durante la camminata a Valmanera che ci ha permesso di ritornare a parlare del parco.

Parco che tuttora non c'è, la storia di quest'area è tristemente nota: nel 2005 la giunta Voglino, tra cui l'allora assessore Fabrizio Brignolo, decidono di chiedere alla Regione l'istituzione di un parco; tutto bene, finché Galvagno pochi anni dopo interrompe tutto. Una scelta ingiustificata, contro l’interesse dei cittadini e contro il principio di tutela e valorizzazione dei beni comuni. La stessa giunta invece ha ritenuto fondamentale impegnarsi nella tutela degli interessi economici dei gestori della pista di motocross, che infatti ha riaperto in deroga grazie a un accordo con il Comune.

Il perché occorra istituire un parco non dovrebbe più essere oggetto di discussione: significherebbe tutela di un polmone verde a tre chilometri dalla sesta città più inquinata d’Italia; significherebbe rendere fruibile un luogo di svago per chi vuole camminare, andare in mountain bike o solo fare picnic; e soprattutto vorrebbe dire investire in una risorsa naturale che potrebbe essere perno di uno sviluppo dell'ecoturismo.

Non voglio concentrarmi solo su Valmanera, sia chiaro, perché intorno alla città ci sono altre aree che avrebbero bisogno di essere vissute e valorizzate. Penso a Viatosto, a Valleandona, alle zone umide lungo il Tanaro. Serve una visione strategica della città, facciamo di questi luoghi gli elementi di un "sistema del verde astigiano", o come lo vogliamo chiamare. Pensate a cosa vorrebbe dire in termini di recupero delle periferie degradate.

Colleghiamoli fisicamente con percorsi ciclabili e pedonali; costruiamoci un pezzo di futuro di questa città, se davvero vogliamo dedicarci in modo serio al turismo. E poi concediamoci un po’ di egoismo: abbiamo il diritto di goderci anche noi astigiani la bellezza di questi posti!

Un'ultima cosa, sabato ho lanciato un'idea che mi piacerebbe condividere anche qui: un percorso riservato a pedoni e ciclisti che dalla città segua tutta la vallata di Valmanera, affiancando la strada e il rio. Oggi chi corre o pedala rischia ad ogni curva di finire investito.

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