lunedì 6 gennaio 2014

Piazza Statuto, un concorso di idee (senza premi)

La scorsa primavera piazza Statuto è stata parzialmente pedonalizzata. Come molti altri astigiani, è stato allora che ho scoperto la bellezza di questo spazio urbano, fino ad allora stritolato tra le auto. Ora per terra si trovano ancora i segni della vecchia viabilità, mentre la visuale delle facciate, dei portici e della torre è ancora ostruita da grossi vasi e ombrelloni. Un peccato, perché la piazza non è ampia e avrebbe bisogno di respirare. Così com'è, la trasformazione rimane incompiuta, lo spazio non ha una sua funzione precisa.

Piazza Statuto, com'è adesso (a spanne)

Inoltre, al momento il traffico è ancora libero sul lato ovest; per intenderci, sulla direttrice via Cavour-via Quintino Sella. Chi ha l'accesso Ztl può passare dalla piazza per raggiungere via Cavour da via Garetti. Evito per un sacco di buone ragioni di affrontare qui e ora il tema della viabilità, ma è un dato di fatto che prima o poi sulla viabilità di questa zona del centro storico bisognerà tornare a fare qualche riflessione.

In verde, i dehor dei locali su piazza Statuto
1. Buster's Coffee 2. Pizzeria Monna Laura 3. Caffé San Carlo
4. 3 Bicchieri 5. Pizzeria da Giò
6. Caffé San Secondo

Da Astigiani è arrivata una proposta su piazza Statuto: ricostruire il mercato coperto demolito nel 1940. E' un'idea stimolante, soprattutto ci ricorda che in qualche magazzino sta prendendo polvere la bellissima giostra di Bastian, che da qualche parte bisognerà pur sistemare.

In rosso la struttura del nuovo mercato coperto,
così come proposto da Astigiani

Quello che voglio proporre è un concorso di idee (senza premi, ovvio), per stuzzicare la fantasia degli astigiani, siano essi architetti o semplicemente dotati di senso estetico: se doveste ripensare gli spazi di piazza Statuto, cosa ne fareste? Con o senza vasi? E gli ombrelloni? Come disporreste le panchine? Che fare della cabina telefonica, delle campane del vetro, dei manifesti mortuari? Fateci un giro, pensateci e dite la vostra. Qui c'è un disegno della piazza con il solo profilo degli edifici, per chi vuole divertirsi con matita e pennarello. I professionisti, beh, immagino avranno i loro strumenti.




1 commenti:

Marco Pesce ha detto...

Ho già scritto abbondantemente sul mio profilo Fb e su quello della rivista Astigiani riguardo l'idea di CONSUMARE PARTE DEL SUOLO della piazza (il nome piazza delle Erbe in effetti mi piace di più) per realizzarvi un nuovo contenitore. Se poi tale contenitore viene vagheggiato pure in stile neo-liberty il corto circuito è completo. A.S.T.I. FEST ci ha detto che quello di cui Asti ha bisogno non sono iniziative isolate, per quanto lodevoli e valide nei loro ideali di miglioramento della città, ma di un PROGETTO URBANO COMPLESSIVO. Ben vengano quindi proposte ed iniziative, ma inserite nel solco di UN CONFRONTO ED UN DIBATTITO PERMANENTE, come gli organizzatori del Festival hanno recentemente richiesto all'Amministrazione comunale. La città ha tantissimi ambiti non risolti, vuoti urbani, contenitori non utilizzati (e famiglie che cercano spazi per vivere, peraltro...), cantieri non conclusi, aree residuali non progettate: per questi luoghi, soprattutto, occorrono iniziative ed idee. Detto ciò, l'idea di ripensare lo spazio della ex piazza delle Erbe, in effetti al momento non totalmente risolto, è da prendere seriamente in considerazione. In tal caso, chiaramente, la componente viabilistica sarebbe imprescindibile. Ben vengano quindi concorsi di idee, naturalmente aperti a tutti e non ad inviti per far lavorare sempre i soliti 4 gatti, perché quella del concorso è l'unica modalità per avere progetti di livello, partecipati, non vecchi già al momento dell'inizio dei lavori.

Posta un commento