sabato 21 maggio 2011

C'è un motivo se si chiamano Oasi

Domani è la giornata nazionale delle Oasi WWF, non prendete impegni e fatevi un giro a Villa Paolina (Valmanera) o al Forteto della Luja (Loazzolo). Sole (si spera), verde, pace. Scoprirete quanto sia azzeccato il termine "oasi" per indicare le aree protette dai panda, di cui mi onoro di far parte. E in più si mangia e si beve. Riuscite a immaginare una domenica pomeriggio migliore?

Dopo il salto, il comunicato stampa:

giovedì 19 maggio 2011

Ho perso una scommessa

Vignetta di Moise

Sì, perché ero sicuro che la trasmissione di Vittorio Sgarbi non sarebbe mai andata in onda, vuoi per la cialtroneria del personaggio, vuoi per il suo egocentrismo. Invece ieri sera "Ci tocca anche Vittorio Sgarbi" ha esordito in prima serata su RaiUno: che dire, mi sono sbagliato. Ma non di molto, pare. I risultati li conoscerete tutti, ma chi ieri non era su RaiUno si gusti questo spezzone, dove Sgarbi si disinteressa totalmente dell'ospite Morgan; il quale, a più riprese, gli chiede: "Posso andare?" Poveretto, almeno noi il telecomando ce l'avevamo.

mercoledì 18 maggio 2011

Vedi Napoli e poi copi

Un normale giorno della settimana, per le vie di Asti. Con l'inizio di maggio la raccolta della plastica è tornata al porta a porta, si lascia il sacchettone trasparente davanti a casa e il camion dell'Asp passa a prenderlo. Forte, no?
No. Perché finisce come in via Manzoni, lunedì scorso.



martedì 17 maggio 2011

Una buona giornata per l'Italia

Non solo per il centro sinistra. Il Paese ha dimostrato di non essere un monolite ipnotizzato dalla propaganda di questo regime mediatico e ha scelto di usare la testa. Un fatto positivo a prescindere. Ora viene il bello. Ci sarebbero dei risultati su cui ragionare, poi guardi queste cifre che escono dai margini delle previsioni come quei disegni colorati da bambini, con i tratti di pastello che si staccano dal segno già tracciato. La persona giusta nel posto giusto può rimescolare le carte. Milano è il caso più eclatante, anche se nelle prossime due settimane la macchina da guerra di mr. B difficilmente se ne starà ferma a guardare. Vedremo.

Torino, forse la città più bella d'Italia, è in buone mani. Ma a Fassino vorrei dire due cose: uno, alla sua età dovrebbe iniziare a chiedersi come fare per lasciare un buon ricordo di sè. Gli suggerirei di dimostrare coraggio, di lasciar perdere progetti odiosi e fallimentari come Tav o tangenziale est. Andiamo oltre, Piero. Due: i Cinque Stelle non sono da sottovalutare, soprattutto per i temi che propongono. Fatta la tara di un idealismo spinto all'eccesso, i temi su cui insistono sono spesso condivisibili, non ingenui, solo di buon senso. Non dovremmo sottovalutare i principi, soprattutto quando sono buoni principi. Anche perché non è vero che non portano voti.

I grillini sfiorano il 5% a Torino, superando (di poco) il Terzo Polo e diventando loro il terzo polo. Fini, Casini e Rutelli escono dalle amministrative privati di ogni significato politico. Il che dovrebbe essere un segnale per chi, fino a ieri, continuava a dar loro un senso inventandosi alleanze che nessuno desidera nè auspica.

Post scriptum: tra dodici mesi tocca a noi.

sabato 14 maggio 2011

Il punto sul referendum nucleare

Lettera43 fa il punto della situazione sul referendum che riguarda il nucleare. Si voterà? Impediranno il voto? Non è importante (per ora): quello che conta è continuare a parlarne. Lo farà anche il PD, con i suoi manifesti. Speriamo di vederli in giro anche da noi.

Oggi pomeriggio, non solo per Rio Crosio

La festa che alle 16 inizierà al parco Rio Crosio (c.so XXV Aprile) sarà certamente un momento di opposizione alla nuova sede degli alpini, nel senso già spiegato qui. Ma sarebbe bello fosse anche l'occasione per riaffermare un principio: nel 2011 non è più possibile consumare altro suolo. Perché non è lungimirante, non è conveniente, non è giusto. E il criticabile progetto dell'Ana non è l'unico a voler bucare il nostro paesaggio come una carie. Altri motivi per partecipare, oggi: le villette che la Cassa di Risparmio vorrebbe costruire a Viatosto, l'Agrivillage (che forse sarà sostituito da un campo fotovoltaico), i progetti di nuovi centri commerciali intorno ad Asti. Poi ci sarebbero gli abusi edilizi, ma anche un post deve darsi un limite di spazio.

Fuori e dentro il bunker


Con lo spazio che la Rai ha riservato ai referendum - è più probabile vedere un porno a mezzogiorno su RaiDue - c'è poca speranza di fare informazione in tv su acqua pubblica, nucleare e legittimo impedimento. Per gli attivisti l'unica strada è conquistarsi lo spazio sui media grazie a iniziative estreme, persino il sottoscritto l'anno scorso ha partecipato a un flash mob. Ora ci provano quattro ragazzi di Greenpeace, che staranno chiusi in un bunker per un mese, simulando le condizioni di vita di chi si rifugia dalle radiazioni nucleari. Un sito li segue come se fossero protagonisti di un reality, con tanto di diretta nonstop su Ustream.
Per tutti quelli che sono rimasti fuori dal bunker, un po' di materiale per convincere anche la zia ad andare a votare sì il 12 e 13 giugno: i 12 miti da sfatare sul nucleare, la decisione del governo giapponese di abbandonare l'atomo e lo studio che conferma la fattibilità di un sistema energetico mondiale basato sulle rinnovabili.

venerdì 6 maggio 2011

A parte che io preferisco la montagna

Per la spiaggia di Mondello, il gestore (lo stesso dal 1911) paga un canone annuo di 45 mila euro.


Non è comunque un buon motivo per tacere dell'ennesima violenza ai danni del paesaggio italiano. La faccenda delle spiagge svendute ai privati si gioca tutto sul concetto di diritto di superficie, ovvero la possibilità di edificare su un fondo di proprietà altrui. Un approfondimento lo si trova sul Fatto, mentre giusto un anno fa Report raccontava come funziona il sistema del rinnovo delle concessioni ai gestori. In assenza di appalti, alcune società gestiscono la stessa spiaggia da un secolo con canoni da barzelletta. La cosa ovviamente è contraria non solo ai principi di un regime di libera concorrenza, ma ci ha anche procurato l'avvio di una procedura di infrazione da parte dell'UE.

Aggiornamento: LOL.

giovedì 5 maggio 2011

Roba di questo tipo non si è mai vista in Africa


Parco Sempione come Rio Crosio, solo più in piccolo. Il principio, perverso, rimane lo stesso: si è arrivati al punto di rubare terreni ai parchi cittadini pur di costruire ancora. Questa volta non si tratta di speculazione da parte di grossi costruttori, ma di privati cittadini - l'Associazione Alpini - che hanno esercitato un loro diritto. Sul terreno del Rio Crosio possono costruire la loro nuova sede, come il loro presidente Adriano Blengio ha ribadito più volte: "due amministrazioni di diverso colore ci hanno dato il loro benestare".
Fatte queste premesse, rimane la scelta, sbagliata, dell'Ana di non ascoltare chi chiedeva loro di mettersi una mano sulla coscienza e non procedere ai lavori.
I lavori invece sono iniziati in questi giorni, queste foto danno un'idea del cantiere. Ma anche il resto del parco meritava qualche scatto: immondizia, panche in pezzi, cartelli imbrattati. Peccato non esista ancora una tecnologia per trasmettere l'odore di fogna che arrivava dal povero rio.

Coscienza collettiva concomitante

Volete saperne di più sui referendum di giugno? Questa sera ben due appuntamenti (non avete scuse, ovunque voi abitiate) per approfondire i temi su cui dovremo andare in massa a votare sì. Alle 21 al Centro Culturale San Secondo di Asti si parlerà di acqua pubblica e costi del nucleare; a Castelnuovo Don Bosco (cantina Terre dei Santi, via San Giovanni 6) l'incontro con Ugo Mattei, docente di diritto civile, uno degli estensori dei quesiti sull'acqua.

mercoledì 4 maggio 2011

Gli ammericani son sempre avanti

Mentre in Italia subiamo l'idiozia bipartisan di Giovanardi e Merlo (a proposito, non sarebbe un bel gesto ritirare la tessera del PD a quest'ultimo?), al di là dell'Atlantico mettono in piedi campagne garbate e utili come questa.
Se esistono ancora delle forze progressiste in questo paese, in questa provincia, forse è ora che lo si dimostri rivendicando per le coppie gay e lesbiche alcuni diritti semplici e sacrosanti. Cominciando ad esempio da un registro delle unioni civili, sull'esempio di Torino.