martedì 31 gennaio 2012

Sempre a proposito dell'Unesco

Dopo l'accenno su Repubblica della scorsa settimana, oggi su La Nuova Provincia interessante intervista a Francesco Bandarin. Bravo all'amico e collega Riccardo.

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venerdì 27 gennaio 2012

Rassegna stanca - numero 2

Gli articoli che valeva la pena leggere questa settimana. Enjoy!

Perché quei forconi in Sicilia non sono una novità
Giambattista SciréDai fasci ai forconi, in Sicilia la rivoluzione è folklore
Linkiesta.it, sabato 21 gennaio

Tic tac, tic tac. Siamo (quasi) spacciati
Davide Patitucci - L’Orologio dell’Apocalisse accelera: la fine del mondo si avvicina di un minuto
Il Fatto Quotidiano, domenica 22 gennaio

L'orrore del turismo di massa, raccontato con lucidità
Redazione Linkiesta.it - Quando in crociera ci andava David Foster Wallace
Linkiesta.it, domenica 22 gennaio

Perché il sindaco di Napoli è stato rinviato a giudizio?
Marco Travaglio - Lesa impunità
Il Fatto Quotidiano, domenica 22 gennaio

Come riparte il Giappone dopo lo tsunami
Marco Sodano - Lezione giapponese per reinventarsi e tornare a crescere
La Stampa, lunedì 23 gennaio

Polo diesel o Mitsubishi elettrica: chi inquina di più?
Filippo Zuliani - Quanto inquina l'auto elettrica
Il Post, mercoledì 25 gennaio

giovedì 26 gennaio 2012

Un paio di consigli a Fabrizio

Con l'entusiasmo delle primarie ancora sulla pelle, abbiamo scoperto che il voto per le prossime comunali sarà il 6 maggio. Nemmeno quattro mesi. Da semplice militante, colgo l'occasione per offrire alcuni consigli a Fabrizio Brignolo, il candidato che gli elettori di centrosinistra hanno scelto per cambiare la città, dopo cinque squallidissimi anni.

1. Investiamo sul patrimonio delle primarie. 3400 e passa voti sono tanti, sono un potenziale di entusiasmo da coltivare. Intorno ai quattro candidati hanno lavorato persone in gamba, sono circolate idee e progetti a cui occorre dare seguito. A cominciare da quanto fatto dal PD, che sul programma delle primarie ha lavorato sodo.

2. Nessuno pretende che si metta l'ambiente prima di lavoro o solidarietà. Ma è anacronistico considerare le politiche ambientali un capitolo a sé stante dell'azione di governo di una giunta. Quello che serve è amministrare in modo sostenibile, non importa se le scelte che si stanno prendendo riguardano l'economia, l'urbanistica, il sociale.

3. Chi fa politica e non lavora innanzitutto per gli ultimi, è meglio che cambi mestiere. Il PD e Fabrizio lavorano già da tempo sul tema, facendo proposte per la mensa sociale, il dormitorio pubblico, la casa. Avanti così.

4. Priviamo di ogni banalità il termine “giovani”. Dietro ai luoghi comuni ci sono ragazze e ragazzi da ascoltare, da accompagnare, da far crescere. Diamogli buoni motivi per restare attaccati a questa città, conviene a tutti.

5. Riscattiamo la reputazione della politica attraverso un'amministrazione trasparente della cosa pubblica, attraverso la meritocrazia e l'ascolto dei cittadini. Questa è forse la sfida più grande che attende il PD, dopo lo sfascio berlusconiano: si può ricominciare anche da Asti.

mercoledì 25 gennaio 2012

Finisce la storiella della candidatura Unesco?

Francesco Bandarin, dirigente Unesco, a Repubblica: "La candidatura di Langhe, Monferrato e Roero va a rilento, c'è qualche problema. Diciamo che certo il paesaggio non è intatto".
Diciamo pure che il nostro paesaggio è rovinato, signor Bandarin, comunque grazie per lo schiaffone. A volte serve riceverne, se si è addormentati: da un pezzo gli amministratori astigiani ci intortano raccontandoci la storiella della candidatura Unesco, con le Nazioni Unite che non vedono l'ora di affiancarci al Machu Picchu o alla Sfinge e torme di turisti pronti a riversarsi sulle nostre colline.

Intendiamoci, le zone candidate sono splendide, o meglio, lo erano fino a qualche decennio fa. Dagli anni Sessanta in poi, la speculazione edilizia e l'assenza di regolamentazione, oltre che di gusto, ha cancellato tutti i connotati dei paesaggi monferrini e langaroli. Insomma, fareste partecipare a miss universo una ragazza con la lebbra?
Chi ci ha governato risponderebbe di sì, con i contorsionismi propri della peggiore politica; via quel bosco, via quei campi, spazio a capannoni, villette, centri commerciali. E ovviamente il nostro territorio rimane bellissimo, direbbero sempre quegli amministratori, disfattista e ambientalista chi afferma il contrario.
Ora i capannoni restano vuoti, meno che mai garantiscono posti di lavoro. La rete arancione dei cantieri segnala spesso la tomba di progetti inutili, falliti in partenza, buchi in un paesaggio che ha perso ogni identità.

Seguirà una presa di coscienza alle parole di Bandarin? Non credo. Eppure è lampante la nostra condizione post apocalittica: il lento tsunami di cemento che ci ha investito è un cataclisma, peserà sulle spalle delle nuove generazioni e a loro toccherà trovare una soluzione per uscirne. La storiella dell'Unesco, dei turisti impazienti e delle colline divine, ora non basterà più per farci addormentarci sereni, mentre fuori girano le betoniere.

sabato 21 gennaio 2012

Segretario, te l'avrei offerta io

venerdì 20 gennaio 2012

Rassegna stanca - numero 1


Gli articoli che questa settimana valeva la pena leggere.

Niente neve, nemmeno al di là dell'Atlantico. Ecco perché
Mark Fischietti - Jet Lag: What's Causing One of the Driest, Warmest Winters in History?
Scientific American, giovedì 12 gennaio

Una guida per spiegare cosa succede quando S&P dà un brutto voto
Redazione Il Post - Il downgrade di ieri, in 5 punti
Il Post, sabato 14 gennaio

E dobbiamo sempre farci riconoscere? Sì.
Redazione ilfattoquotidiano.it - Rifiuti, entro 48 ore la decisione dell’Europa sulla multa da 500mila euro al giorno
Il Fatto Quotidiano, sabato 14 gennaio

Guardare a Belluno per capire come si fanno gli accordi impresa-sindacato
Dario Di Vico - Turno in fabbrica dalle 5 del mattino, alla Luxottica i lavoratori dicono sì
Corriere della Sera, domenica 15 gennaio

La battaglia dei movimenti contro gli F-35 trova la sponda nel governo Monti?
Thomas Mackinson - F-35, Di Paola: “Programma da rivedere” La Russa: “Sì revisione, ma limitata”
Il Fatto Quotidiano, domenica 15 gennaio

Tanti auguri. Al Piemonte
Luca Rinaldi - La ‘ndrangheta in Piemonte compie quarant’anni
Linkiesta, lunedì 16 gennaio

Oltre al dramma umano, c'è un'economia che non funziona
Stefano Landi - La Crociera, un modello di turismo da ripensare
Lavoce.info, martedì 17 gennaio

lunedì 16 gennaio 2012

Nel frattempo, a Milano

Se fossi nei panni del cavallo, mi offenderei

Da stamattina a Milano si paga per entrare nell'area C, la zona più centrale. Com'è andata lo racconta il Corriere, mentre quelli del Pdl, che sono molto simpatici, si sono presentati ai varchi in calesse.
Non so se quello milanese possa essere un esempio per Asti, le dimensioni della nostra città suggeriscono altri approcci. Certo, qui l'ultima volta che una giunta ha creato una ZTL, prima sono venuti con le torce sotto il municipio. E poi hanno preso la poltrona da assessore all'Ambiente. Posto strano.

Il cemento delle mafie che cancella la bellezza

L’inchiesta che Presa Diretta ha trasmesso ieri sera è un pugno nello stomaco a chi crede di vivere in un Nord lontano anni luce da Casal di Principe, da Locri, da Palermo. Torino, Alessandria, Bordighera, che piaccia o no, sono nello stesso Paese di quei territori che la nostra mappa mentale ha da tempo concesso alle mafie. E non è la solita frecciata contro i leghisti, magari fossero solo loro a pensare che ‘ndrangheta, camorra e soci “sono problemi del Sud”.

Sono problemi nostri, nostri come piemontesi visto che ad Alessandria, Torino, Leinì e in tante altre città uomini vicini alle mafie hanno le mani sui piani regolatori. E sono problemi nostri, nostri come italiani dato che la lotta alla criminalità organizzata ci deve interessare tanto al Sud quanto al Nord, perché la piovra ha tentacoli a entrambi gli estremi d’Italia, e gli uni sono collegati agli altri.

Sembrerà superficiale, ma di questa brutta faccenda mi hanno colpito gli aspetti filosofici. I suoi risvolti estetici. Dove c'è la mafia, il bello sparisce. ‘Ndranghetisti, famiglie, politici si incontrano, come mostrato dall’inchiesta di ieri, nei più squallidi angoli di periferia generati dall’urbanizzazione recente, tetri bar, ristoranti, condomini, villette, capannoni di cui loro stessi sono gli artefici. Tutto cemento vomitato su un paesaggio che ha perso ogni ricchezza, ogni diversità, ogni carattere, ed è uguale a se stesso da Pinerolo a Trieste. La banalità del male è anche questo, appiattisce e cancella la bellezza.

E la bellezza è segno di buona salute, il che vale anche per un territorio. La bellezza è qualcosa di cui godiamo tutti, anche i più superficiali tra noi. La bellezza illumina, si riflette dentro di noi, dà conforto. Penso che pretenderla indietro da chi la sottrae alla società, a maggior ragione se con metodi mafiosi, sia una buona battaglia.

venerdì 13 gennaio 2012

Si allontana il referendum sulla caccia

Temo che sarà ancora lunga la strada per indire il referendum che vuole regolamentare la caccia in Piemonte. Non riesco a farmi una ragione di quanto sia influente la lobby dei cacciatori, ma è evidente che ha un partito di riferimento.

Rassegna stanca - numero 0

Ho ancora addosso un po' di entusiasmo da inizio dell'anno, per cui mi lancio in questa iniziativa: un elenco degli articoli più interessanti letti durante la settimana. I temi sono vari, i mezzi pure: non solo articoli veri e propri, ma anche post e video.
Spero di riuscire a dare continuità alla cosa; la palpebra calante di oggi pomeriggio non mi concede molto ottimismo, ma se non altro mi suggerisce il titolo per questa rubrica.

Inquietante revisionismo d'oltreoceano:
Mimmo Candito - Il Cile cancella dalla sua storia la parola dittatura
La Stampa, venerdì 6 gennaio 2012

Il solito Mucchetti, implacabile con i numeri
Massimo Mucchetti - Caro energia: il grande inganno dei sussidi
Corriere della Sera, giovedì 12 gennaio 2012

Chiudere il centro città alle auto, ci stanno lavorando:
Agnese Pellegrini - Traffico e smog: Milano sperimenta l'Area C tra euforia e polemiche
La Stampa, giovedì 12 gennaio 2012

I complotti, a volte, esistono:
Paolo Attivissimo - Cory Doctorow spiega perché i computer generici spariranno
attivissimo.blogspot.com, domenica 8 gennaio 2012

L'Italia a testa in giù:
Ruben H. Oliva - Lombardia, la Calabria del Nord (Prima puntata qui)
Corriere TV

Da queste parti, la sfida con la Lega è solo all'inizio:
Giuseppe Civati - La sfida del Nord
www.civati.it, mercoledì 11 gennaio 2012