giovedì 26 luglio 2012

Wiki loves Asti



Su suggerimento di Stefano C. (grazie!), ho invitato il Comune di Asti ad aderire a Wiki loves monuments. Cos'è? Un concorso fotografico internazionale, il cui tema sono appunto i monumenti. Vai, scatti una foto alla statua di Alfieri, e la invii a Wikimedia (il regolamento è qui).
La cosa interessante non sono tanto i premi per i partecipanti, quanto i benefici per la città che custodisce i monumenti. Le foto faranno infatti il giro della rete, pubblicate sulle pagine Wikipedia, o comunque libere di girare online proprio grazie al fatto di essere distribuite con licenza CC BY-SA.
Il che significa

Permette di distribuire, modificare, creare opere derivate dall'originale, anche a scopi commerciali, a condizione che venga riconosciuta la paternità dell'opera all'autore e che alla nuova opera vengano attribuite le stesse licenze dell'originale (quindi ad ogni derivato verrà consentito l'uso commerciale)

In pratica, si distribuisce la foto più o meno come si fa con il software libero.
C'è un problema, però, che si chiama legge Urbani: pubblicare foto con la suddetta licenza è impossibile finché il Comune non lo autorizza espressamente. Una firmetta durante la Giunta di stamattina ha risolto il problema (qui il testo della delibera).

Questo l'elenco dei monumenti liberati dal Comune:



  • Complesso Monumentale di San Pietro e Museo Archeologico (apertura su 
  • appuntamento)   
  • Cripta e Museo di Sant’Anastasio,  
  • Museo del Risorgimento,  
  • Torre Troiana   
  • Domus Romana (apertura su appuntamento). 
  • Antiche Mura 
  • Palazzo Civico,  
  • Palazzo Ottolenghi,  
  • Palazzo Alfieri (solo l’esterno) 
  • Palazzo Mazzola 


Monumenti celebrativi  a

  • Vittorio Alfieri ( Piazza Alfieri)  
  • Vittorio Emanuele II  ( Giardini pubblici ) 
  • all’Unità d’Italia ( Piazza Roma ) 
  • all’Acquedotto( Piazza Medici) 




giovedì 12 luglio 2012

Ast e Astigiani, due modi per raccontarci

Per gli astigiani che bazzicano il web, quello di Alice Avallone è un nome noto. Dal 2004 in avanti, ha plasmato la rete secondo i suggerimenti dettati dalla sua creatività. Fino a realizzare Nuok, un portale che racconta la vita a New York vista con gli occhi degli italiani che la vivono. Un po' guida turistica, un po' blog emozionale, l'esperimento tra i grattacieli della grande mela ha funzionato, ha fatto parlare di sé e soprattutto ha figliato una serie di siti omologhi, cui lavorano decine di collaboratori: Ellei (Los Angeles), Lannon (Londra), e via dicendo fino ad Ast, gustosa finestra che mostra la nostra città con una vividezza unica.

E se da un lato il web racconta l'attualità, tra qualche mese sarà la cara, vecchia carta ad accogliere le pagine di Astigiani, una rivista che per sottotitolo ha "Storia e storie" e segue l'esempio delle esperienze di Bra, del Roero e di Torino. L'idea è quella di raccontare il passato della città e della provincia (e così la faremo in barba a eventuali accorpamenti con Alessandria), raccontare vicende tanto grandi da coinvolgere una città o così piccole da avere per protagonista una singola persona. E sono sicuro che non sarà la scala a determinare l'interesse della storia, guardare come eravamo noi o come era il nostro territorio sarà affascinante comunque. Stay tuned.

martedì 3 luglio 2012

Aree verdi, si torna alla normalità. Ma già che ci siamo...


Se ultimamente avete fatto un giro in uno dei parchi della città, avrete notato due cose: la prima è la crescita incontrollata dell’erba, la seconda le decine di tronchi e rami ancora a terra, lasciati dal temporale del 21 giugno. È l’amministrazione Brignolo che punta a inselvatichire le aree verdi? Sarebbe bello vedere leopardi e antilopi al Rio Crosio, dato che ormai l’habitat assomiglia a quello delle savane.

La realtà è che grazie alla mancata approvazione del bilancio da parte della giunta Galvagno, i fondi per la manutenzione dei parchi sono stati recuperati solo in questi giorni.
Lo sfalcio dei prati dovrebbe iniziare a breve, idem per la rimozione degli alberi caduti, che pure è proseguita nei casi più urgenti grazie all’attività della Protezione Civile e dei Vigili del Fuoco. Ieri sera l’assessore ai Lavori pubblici mi ha mostrato un elenco puntuale di tutti gli alberi che necessitano di un intervento: 52 voci che spero verranno cancellate nel minor tempo possibile.

Nel frattempo, questa crisi delle aree verdi mi ha convinto ulteriormente della necessità di una collaborazione tra cittadini e Comune per la gestione dei parchi. Immagino gruppi di volontari che prendono in affidamento una determinata area verde - ma questo può valere anche per le aiuole - e lo curano come se fosse il giardino di casa, facendone il vanto del quartiere e magari sfidando le altre zone della città in una competizione sui parchi più belli. Tra le altre cose, un'iniziativa di questo tipo garantirebbe una presenza più attenta nelle aree degradate e una più veloce soluzione ai problemi di tutti i giorni, come le panchine rotte o i giochi per i bambini da sostituire, per non parlare delle positive ricadute sociali.

Da parte sua, l’amministrazione svolgerebbe i lavori più impegnativi (come lo sfalcio e la potature delle piante), garantirebbe forniture di materiali e provvederebbe a offrire a prezzi modici un’assicurazione sugli infortuni. Ovviamente, non mi sto inventando niente: negli Usa chiamano questo tipo di iniziative "adopt a park", adotta un parco; una ricerca su Google vale più di mille post esplicativi.