martedì 17 maggio 2011

Una buona giornata per l'Italia

Non solo per il centro sinistra. Il Paese ha dimostrato di non essere un monolite ipnotizzato dalla propaganda di questo regime mediatico e ha scelto di usare la testa. Un fatto positivo a prescindere. Ora viene il bello. Ci sarebbero dei risultati su cui ragionare, poi guardi queste cifre che escono dai margini delle previsioni come quei disegni colorati da bambini, con i tratti di pastello che si staccano dal segno già tracciato. La persona giusta nel posto giusto può rimescolare le carte. Milano è il caso più eclatante, anche se nelle prossime due settimane la macchina da guerra di mr. B difficilmente se ne starà ferma a guardare. Vedremo.

Torino, forse la città più bella d'Italia, è in buone mani. Ma a Fassino vorrei dire due cose: uno, alla sua età dovrebbe iniziare a chiedersi come fare per lasciare un buon ricordo di sè. Gli suggerirei di dimostrare coraggio, di lasciar perdere progetti odiosi e fallimentari come Tav o tangenziale est. Andiamo oltre, Piero. Due: i Cinque Stelle non sono da sottovalutare, soprattutto per i temi che propongono. Fatta la tara di un idealismo spinto all'eccesso, i temi su cui insistono sono spesso condivisibili, non ingenui, solo di buon senso. Non dovremmo sottovalutare i principi, soprattutto quando sono buoni principi. Anche perché non è vero che non portano voti.

I grillini sfiorano il 5% a Torino, superando (di poco) il Terzo Polo e diventando loro il terzo polo. Fini, Casini e Rutelli escono dalle amministrative privati di ogni significato politico. Il che dovrebbe essere un segnale per chi, fino a ieri, continuava a dar loro un senso inventandosi alleanze che nessuno desidera nè auspica.

Post scriptum: tra dodici mesi tocca a noi.

1 commenti:

Anonimo ha detto...

Soltanto in Sardegna hanno votato anche per i referendum e i "Sì" ai quesiti abrogativi hanno ottenuto risultati da percentuali bulgare...
Mi sento tanto sarda...

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