mercoledì 10 novembre 2010

Surgelati che raccolgono le firme

Niente di meglio di una mattinata d'autunno all'aria aperta. Magari immobili, magari a raccogliere firme. In ogni caso, freddo o non freddo la proposta di legge per dire sì alle energie rinnovabili e no al nucleare merita di essere portata avanti. Per cui entro la prima settimana di dicembre vedrete spuntare in centro un banchetto con alcuni personaggi semisurgelati, battenti bandiera democratica, che vi chiederanno un autografo a sostegno di questa campagna. La proposta di legge, di iniziativa popolare, ha un titolo non proprio sintetico: "Sviluppo dell’efficienza energetica e delle fonti rinnovabili per la salvaguardia del clima". Per fortuna esiste un pratico vademecum in dieci punti che ne chiarisce gli obiettivi, su tutti valga il secondo: "Sostenere la ricerca su tutte le tecnologie energetiche, escluso il nucleare, per centrare l’obiettivo a lungo termine della produzione di energia al 100% da rinnovabili". Riassunto del riassunto: per contenere le emissioni di CO2, l'attuale governo punta sul nucleare, la tecnologia meno economica e più impattante della storia umana. La strada è un altra, finanziare la ricerca e incentivare gli impianti energetici da fonti rinnovabili. Per amor di cronaca, la campagna è promossa da associazioni ambientaliste, forze sociali, personalità del mondo della scienza e della cultura. Se in mezzo trovate il nome di Giulietto Chiesa, non vi spaventate: la proposta di legge rimane una cosa seria.

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