giovedì 26 gennaio 2012

Un paio di consigli a Fabrizio

Con l'entusiasmo delle primarie ancora sulla pelle, abbiamo scoperto che il voto per le prossime comunali sarà il 6 maggio. Nemmeno quattro mesi. Da semplice militante, colgo l'occasione per offrire alcuni consigli a Fabrizio Brignolo, il candidato che gli elettori di centrosinistra hanno scelto per cambiare la città, dopo cinque squallidissimi anni.

1. Investiamo sul patrimonio delle primarie. 3400 e passa voti sono tanti, sono un potenziale di entusiasmo da coltivare. Intorno ai quattro candidati hanno lavorato persone in gamba, sono circolate idee e progetti a cui occorre dare seguito. A cominciare da quanto fatto dal PD, che sul programma delle primarie ha lavorato sodo.

2. Nessuno pretende che si metta l'ambiente prima di lavoro o solidarietà. Ma è anacronistico considerare le politiche ambientali un capitolo a sé stante dell'azione di governo di una giunta. Quello che serve è amministrare in modo sostenibile, non importa se le scelte che si stanno prendendo riguardano l'economia, l'urbanistica, il sociale.

3. Chi fa politica e non lavora innanzitutto per gli ultimi, è meglio che cambi mestiere. Il PD e Fabrizio lavorano già da tempo sul tema, facendo proposte per la mensa sociale, il dormitorio pubblico, la casa. Avanti così.

4. Priviamo di ogni banalità il termine “giovani”. Dietro ai luoghi comuni ci sono ragazze e ragazzi da ascoltare, da accompagnare, da far crescere. Diamogli buoni motivi per restare attaccati a questa città, conviene a tutti.

5. Riscattiamo la reputazione della politica attraverso un'amministrazione trasparente della cosa pubblica, attraverso la meritocrazia e l'ascolto dei cittadini. Questa è forse la sfida più grande che attende il PD, dopo lo sfascio berlusconiano: si può ricominciare anche da Asti.

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